Redazione
Il rinnovamento fasullo di un partito o di una città…… Gli amori giornalistici non si discutono …ma la storia delle persone , i loro atti oppure le sentenze non si cancellano .
Quella sinistra che non inciució allora (Congresso del ’99 …) si organizzi e capisca che bisogna reagire . E lasci a qualche scemo di guerra mai domo l’illusione di quella vecchia politica
A Livorno serve altro .
GLAMBERTI
Oggi leggiamo la replica di articoli ciclici sulla storia di Livorno, riveduta e corretta, per introdurre la speranza di riaprire vecchie strade chiuse a suo tempo.
Napolitano e Letta meritano una declinazione livornese più attenta e, soprattutto, più rigorosa.
Proprio a partire dalla necessità di tenere forte il richiamo di un rinnovamento della politica, senza disperdere rigore morale, senso di responsabilità e coerenza. Quella che rappresenta proprio Giorgio Napolitano.
Mi sembra che Marco Filippi colga questo aspetto cruciale, evitando si utilizzare in modo strumentale quello che sta succedendo a Roma, per la cucina da retrobottega livornese.
Vediamo come finisce, e speriamo proprio con successo, il tentativo di Letta. Lo abbiamo detto subito, così come avevamo auspicato la elezione di Prodi, franchi tiratori a parte.
Ora non possiamo incominciare a giocare con Livorno e con le fantasie morbose di questo o di quello. Consulenti doc, indici edificatori e compagnie cantanti.
Ci vuole una strada dritta, alla luce del sole e con contenuti chiari.. Con una amministrazione ancora in carica e nel pieno dei suoi poteri. Nessuno ha staccato la spina, e neppure se la è staccata.
Allora responsabilità e coerenza anche a Livorno, soprattutto da chi più di altri può capire e conosce Napolitano.
In attesa dele primarie, che, come dice Filippi, non sono una cena tra amici, annessi e connessi. Una citazione non casuale.